Per un pugno di… talenti: “Ritratti del Sud. Storie, Volti, Eccellenze di Calabria” di Eliana Godino

«Il libro che ho creato è la mia personale dedica d’amore alla Calabria», scrive Eliana Godino nell’introduzione al suo libro fotografico Ritratti del Sud. Storie, Volti, Eccellenze di Calabria (Rubbettino 2023), firmandosi orgogliosamente «Eliana Godino, fotografa del Sud». Tuttavia chi pensasse a un’opera dettata dal desiderio di incensare campanilisticamente la propria regione di appartenenza sarebbe completamente fuori strada. I trentacinque personaggi ritratti e intervistati nel libro sono sì dei calabresi, ma sono prima di tutto delle persone di talento che si sono distinte nel campo della cultura e dell’arte, della scienza e del mondo accademico, ma anche in quello dell’imprenditoria e dell’industria, e lo sarebbero stati, è chiaro, anche se fossero nati in qualsiasi altro posto dell’Italia o del mondo. Ma il loro essere calabresi «è un plus che aggiunge valore al loro successo» – scrive Eliana nell’introduzione – perché «il nostro territorio presenta ai sognatori una realtà più ostile di altri». Dunque, l’opera di Eliana Godino intende raccontare le storie di «persone eccezionali» e «celebrare la bellezza e il coraggio» di chi pur essendo nato in una terra innegabilmente difficile, a volte finanche ostile, non si è arreso, ma con forza e determinazione ha saputo superare ogni ostacolo e rendere la propria affermazione personale un successo per sé ma pure una testimonianza di amore nei confronti della propria terra e delle proprie origini. Sfogliando le pagine del libro si susseguono i ritratti di personaggi quali il regista Mimmo Calopresti, l’orafo Gerardo Sacco, i cantautori Sergio Cammariere e Dario Brunori (Brunori Sas), l’ex calciatore del Milan e della Nazionale, campione del mondo nel 2006, Gennaro Gattuso (ora allenatore), l’attore Marcello Fonte, Palma d’Oro al Festival di Cannes 2018 come Miglior Interprete Maschile per il film Dogman di Matteo Garrone. E poi lo scrittore Premio Campiello Carmine Abate, l’antropologo Vito Teti, studioso, tra le altre cose, dell’emigrazione e dello spopolamento ma anche della rigenerazione e del recupero dei paesi delle aree interne del Mezzogiorno. E ancora i Rettori universitari Antonella Polimeni (Università La Sapienza di Roma) e Nicola Leone (Università della Calabria), l’astrofisica di fama internazionale Sandra Savaglio, il cui volto, quando era ricercatrice negli Stati Uniti, finì sulla copertina della rivista Time come emblema degli studiosi europei costretti ad abbandonare il vecchio continente per cercare altrove migliori opportunità di crescita professionale e maggior sostegno per le loro ricerche, ma che ora è tornata in Italia e dal 2014 è Ordinario di Astrofisica all’Università della Calabria. Il giornalista – tra i maggiori esperti di ‘ndrangheta – Arcangelo Badolati, gli artisti di fama mondiale Franco Azzinnari, grande amico del Premio Nobel per la Letteratura Gabriel Garcia Marquez, e Silvio Vigliaturo, maestro nella lavorazione artistica del vetro. E poi ancora il poeta e performer plurilingue Daniel Cundari, talento molto apprezzato all’estero, dove ha vissuto per molti anni (Barcellona, Gdansk, Shangai, Bacalar), esibendosi in vari Paesi del mondo: dalla Cina al Messico, dalla Spagna a Cuba, dalla Francia alla Serbia. Ha pubblicato più di dieci libri e ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Fondatore e direttore della Piccola Biblioteca di Cuti, rione di Rogliano – il paese della presila cosentina di cui è originario – Daniel Cundari è anche l’ideatore di una forma di improvvisazione poetico-musicale basata sulla tecnica del repentismo, appresa durante gli anni trascorsi in Spagna, e da lui ribattezzata “Repentismo cutise” perché proposta appunto nella lingua dialettale di Cuti. Dagli artisti della Parola si passa agli artisti della Cucina, con tre giovani chef: Antonio Biafora, che nel 2020 ha aperto a San Giovanni in Fiore (CS) il suo ristorante “Hyle”, stella Michelin nel 2022, attualmente l’unica assegnata nella provincia di Cosenza; Caterina Ceraudo, che è alla guida del ristorante “Dattilo” di Strongoli (KR), all’interno dell’azienda agricola di famiglia, pioniera dell’agricoltura biologica in Calabria; Nino Rossi, il cui ristorante “Qafiz” (da “cafisu”, termine dialettale che indica il contenitore dell’olio, la famiglia Rossi era infatti proprietaria un frantoio), a Santa Cristina d’Aspromonte, ha ricevuto la stella Michelin nel 2019. E c’è poi la Calabria dell’imprenditoria: da Nuccio Caffo, a capo della distilleria che produce, tra gli altri, il celeberrimo Amaro del Capo, a Filippo Callipo, imprenditore nel campo delle conserve alimentari, della gelateria e dell’agricoltura, ma attivo anche nel campo dello stoccaggio, della movimentazione e distribuzione di prodotti frozen a temperatura controllata e del turismo, a Pina Amarelli, nominata Cavaliere del Lavoro nel 2006 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per aver portato l’industria alimentare di famiglia al ruolo di leader mondiale nel settore della liquirizia, nonché ideatrice e fondatrice nel 2001 del Museo Amarelli, che le è valso il Premio Guggenheim, fino a Gianfranco Capua, la cui famiglia da cinque generazioni è attiva nell’ambito dell’estrazione e produzione dell’essenza di bergamotto e di oli essenziali agrumari, arrivando a coprire il 60% della domanda di essenza di bergamotto proveniente dalle multinazionali della profumeria. Senza dimenticare Nicodemo Librandi, alla guida, dal 2012, di una delle migliori aziende vinicole della Calabria e del Meridione d’Italia, che esporta i propri vini in oltre quaranta Paesi del mondo tra i quali Regno Unito, Germania, Canada, Stati Uniti, Giappone e Cina. Ma la carrellata di personaggi e storie d’eccellenza è ancora lunga e annovera molti altri nomi che lascio al lettore il piacere di scoprire. Il volume si chiude con tre eccellenze “Under 30”: Emanuele Lecce, che nel 2021 è stato insignito del Premio Gambero Rosso quale Miglior Chef Under 30 d’Italia; Vincenza Petrilli, atleta paralimpica, medaglia d’argento nel 2021 alle Paralimpiadi di Tokyo nella disciplina dell’arco curvo OPEN, ma anche vincitrice di tre medaglie d’oro l’anno successivo ai Mondiali IPC di Dubai; e Swamy Rotolo, David di Donatello come Miglior Attrice Protagonista nel 2022 per il film A Chiara di Jonas Carpignano. La Calabria come punto di partenza delle storie di artisti, imprenditori, intellettuali, scienziati, ma anche come luogo a cui tornare portando con sé un ricco bagaglio di competenze e una nuova consapevolezza: ossia che a casa si può fare ritorno anche se questa casa è la Calabria, una terra la cui narrazione è troppo spesso affidata alle tante ombre che la oscurano invece che alle luci che potrebbero farla splendere agli occhi del mondo. Ecco perché, pur conscia delle tante oggettive difficoltà, Eliana Godino vuole, con questo libro, invertire la tendenza, restituendo una prospettiva di speranza alla propria terra d’origine, spronando i giovani a non arrendersi agli ostacoli ma ad avere fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità, nel proprio valore. La stessa Godino, dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma e aver poi lavorato nel campo della grafica pubblicitaria e dell’illustrazione, viaggiando molto per l’Europa, l’America e l’Asia ha sentito fortissimo il richiamo della propria terra, dove è poi tornata aprendo un suo studio fotografico, “Idea Free”. Questi Ritratti del Sud non hanno alcuna pretesa di completezza o esaustività, anzi l’autrice, sentendo di aver lasciato qualche personaggio fuori dalle pagine del suo libro, auspica di poterne pubblicare in futuro una nuova edizione ampliata e rivista, in cui trovino posto i volti e le storie di altre personalità calabresi eccezionali. Ma il valore e l’importanza di questo progetto fotografico e editoriale – che peraltro ha il merito di avere i testi nella doppia versione italiana e inglese al fine di rendere l’opera fruibile anche a livello internazionale – non risiede nella completezza enciclopedica della panoramica fornita ma nel suo significato emblematico: i trentacinque volti di Calabria raccolti nel libro sono altrettante celebrazioni del talento, della visionarietà e della tenacia, una testimonianza di passione e coraggio contro le spinte centrifughe e disfattiste di chi crede che la Calabria sia solo una terra da cui fuggire.

 

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