Quando il cuore fa BUM BUM, al Teatro del Canovaccio

Testo e regia di Franco Giorgio, con Fiorenza Barbagallo, Concetto Venti e Giovanni Zuccarello. Assistente alla regia e fonica: Rita Stivale. Luci: Simone Raimondo. Scenografia: Bernardo Perrone. Costumi: Art Dressing . Consulenza Artistica: Saro Pizzuto

produzione Teatro del Canovaccio e Centro Teatro Studi ETS

 

Di cosa parliamo quando parliamo d’amore? Così recita il titolo di una celebre raccolta di racconti pubblicati nel 1981 dalla penna di Raymond Carver.

Ce lo domandiamo spesso. Cos’è l’amore. Quando si finisce di amare? C’è un’età per amare?

Sono questi i temi che, con leggerezza e ironia, mette in scena il testo di Franco Giorgio che ha trovato forma drammaturgica al Teatro del Canovaccio con la regia dello stesso autore.

In scena Fiorenza Barbagallo, Concetto Venti e Giovanni Zuccarello che attraverso la vicenda di tre personaggi, orami avanti con l’età, “ mostrano tre diversi, e quasi contrapposti, angolazioni da cui affrontare il tema, argomentando teorie più o meno reali o illusorie” (note di regia)

Una coppia di coniugi sposati da più di trent’anni, raccontati nella loro quotidianità, fatta di routine, malattie e noia, si interrogano sul senso della vita, sul tempo che inesorabilmente segna le esistenze e sulla reazione che ognuno pone a questo passaggio della vita. In questo momento irrompe nel salotto del loro appartamento una vecchia fiamma di lei, Anna Paola, che resta turbata dal tentativo di seduzione di Giulio, anche lui anziano (termine che terrorizza la donna) e rinnova nella sua mente una memoria di gioventù e di passione vissuta.

Così Anna Paola cerca di risvegliare nel marito una vitalità che in lei non si è mai spenta anche se sopita negli anni. Organizzeranno un viaggio, lì nello stesso posto dove erano andati da giovani. Ma gli anni sono passati, le malattie hanno segnato i loro corpi, la malinconia prevale sulla gioia e il finale, dolce e amaro, non trova risposta sulla domanda di partenza, se non nella definizione della passione nel ricordo: quando il cuore fa(ceva) bum bum.

E così la commedia diventa malinconica, la ricerca ha trovato, forse, la sua risposta, ma è una risposta decisamente diversa dalle aspettative. L’amore vero è quello di lunga durata, quello che si è alimentato nel tempo degli antichi “bum bum” anche se il cuore sembrerebbe spento.

I tre attori in scena danno ritmo a un testo che, in realtà, non ne possiede molto. Sono in sintonia fra loro e abbastanza convincenti nella caratterizzazione dei loro personaggi.

Insieme a loro, contribuisce a rendere vivace la pièce la scelta musicale che fa uso delle canzoni sensuali e movimentate di Vinicio Capossela e Mannarino.

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