«Siamo, ancor prima di essere» e «Tuo Luigi»: il potere delle parole tra teatro e cinema a Belpasso

«Siamo, ancor prima di essere» e «Tuo Luigi»: il potere delle parole tra teatro e cinema a Belpasso

Le parole sono tracce indelebili, capaci di attraversare il tempo e mantenere vivo il legame tra chi le ha scritte e chi le riceve. Venerdì 11 aprile 2025, il Teatro Nino Martoglio di Belpasso ospiterà «Siamo, ancor prima di essere», opera teatrale scritta da Katya Maugeri ed Emmanuele Giuffrida, con la regia di Emmanuele Giuffrida, nel corso della seconda edizione del Festival Letterario «Parola per Parola» promosso dalla Fondazione Carri di Santa Lucia e dalla ProLoco di Belpasso. A dare voce a queste storie senza tempo saranno anche alcuni studenti dell’Istituto Superiore Francesco Redi di Belpasso: Orazio Magrì, Lucia Santagati, Carmelo Longo, Michele Caruso, Mauro Tomaselli, Carola Signorello, Virginia Signorello, Giosuè Cavallaro, Lucia Laudani. Uno spettacolo che è molto più di una rappresentazione teatrale: un viaggio emozionale nel mondo della scrittura epistolare, in cui le lettere diventano il riflesso di anime che si sfiorano e si cercano oltre i limiti dello spazio e del tempo. Attraverso un intreccio di letture interpretate e azione scenica, il pubblico sarà guidato in un percorso che spazia dai carteggi medievali di Abelardo ed Eloisa, alla struggente corrispondenza tra Franz Kafka e Milena Jesenská, fino ad arrivare alla modernità con il dialogo tra Amy ed Ed nel film La corrispondenza di Giuseppe Tornatore. Due entità sospese tra l’Inizio e la Fine tessono il filo invisibile che lega questi epistolari, accompagnando lo spettatore in una riflessione sul valore della parola scritta, sulla sua capacità di imprimere emozioni, costruire legami e superare qualsiasi distanza. A dare ancora più profondità al racconto, la partecipazione degli studenti dell’Istituto Superiore Francesco Redi di Belpasso, che con la loro sensibilità e il loro talento hanno saputo interpretare testi di straordinaria intensità. «Siamo, ancor prima di essere» è l’opera teatrale concepita con la collaborazione della vulcanica Katya Maugeri, dichiara il regista Emmanuele Giuffrida. Lo scenario si sviluppa entro un arco temporale definito da una frazione di tempo che rasenta l’infinito. Raccontiamo la forza della parola, capace di abbattere le barriere del tempo e dello spazio, di creare e manifestare ogni sfumatura di quel sentimento che chiamiamo amore.

Lo facciamo viaggiando nel tempo, rivivendo alcuni tra i carteggi storici più significativi. Racconti di amori vissuti, avvalsi solo della parola espressa in lettere, e-mail o sms per essere dichiarati al destinatario. Fatti storici annodati ad un eterno filo invisibile rappresentato, in scena, da due entità superiori che edificano, muovono e orientano l’amore in Terra. Lo spettacolo narrerà una visione atipica dei concetti di tempo e spazio, relati all’eternità del sentimento. Un tripudio di luci, musiche e background videografici completerà la messinscena. L’opera che presenteremo rappresenterà il trionfo dell’amore raccontato dalla corrispondenza epistolare di grandissimi personaggi appartenenti a differenti epoche storiche. Siamo ancora nel pieno della fase preparatoria dello spettacolo teatrale, eppure pare come se i ragazzi che ne prenderanno parte abbiano già reso propria questa narrazione. Stiamo lavorando in totale sinergia, dialogando e confrontandoci, raccontando parti di storia che molto spesso vengono ingiustamente adombrate, dimenticate. Non manca il sorriso, né tanto meno i momenti di svago, che hanno contribuito ad amalgamare ancor più un gruppo già brillante e coeso. Ma il viaggio della parola non si ferma al teatro. Domenica 13 aprile, la serata conclusiva del Festival, che culminerà con la premiazione del concorso «Belpasso tra le righe», si aprirà con la proiezione del cortometraggio «Tuo Luigi», diretto da Emmanuele Giuffrida ed Antonello Signorello. Quest’opera fuori concorso indaga la metamorfosi delle maschere sociali, attraverso le lettere dello storico carteggio tra Nino Martoglio e Luigi Pirandello. Un racconto che intreccia distopia e riflessione filosofica, offrendo uno sguardo profondo sulla costruzione dell’identità e sulle convenzioni imposte dalla società contemporanea contaminata dall’influenza dai mass media. Immagini e parole si fondono in una narrazione visiva intensa, capace di stimolare nuove prospettive sul modo in cui il linguaggio definisce e trasforma l’essere umano. Il Festival «Parola per Parola» si conferma così un luogo di connessione tra epoche, linguaggi ed espressioni artistiche, dove teatro e cinema si intrecciano per restituire alle parole il loro potere evocativo, trasformandole in memoria viva e riflessione sul presente.

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