«ConTatto»: al via Teatri Riflessi 2025 Festival internazionale di Danza e Teatro Contemporanei

«ConTatto»: al via Teatri Riflessi 2025 Festival internazionale di Danza e Teatro Contemporanei

28 compagnie italiane e internazionali con 10 spettacoli in prima nazionale e 1 in prima assoluta, 28 opere di videodanza e film di danza, 12 talk e presentazioni di libri, 9 workshop per performer e aperti alla comunità e 5 laboratori per giovani lettori e lettrici. Sono questi i numeri di Teatri Riflessi, festival internazionale di danza e teatro contemporanei che, dal 12 al 20 luglio, per la sua decima edizione, trasformerà l’Etna in una porta sulla scena performativa internazionale. Il progetto, organizzato da IterCulture APS, è cresciuto negli anni e, soprattutto da quando è stato ripreso e spostato a Zafferana Etnea nel 2022, è riuscito a fare del territorio etneo un polo di attrazione per spettatori e professionisti internazionali, promuovendo uno sguardo attento verso la sperimentazione, l’accessibilità e il dialogo tra linguaggi artistici. La decima edizione si articola in due settimane dense di attività di spettacolo e momenti per stare insieme e riappropriarsi dello spazio pubblico. Per l’occasione, Zafferana Etnea e Viagrande diventano l’epicentro di un movimento creativo e culturale. Il festival si apre sabato 12 e domenica 13 luglio, con due giornate di anteprima dedicate, da una lato, alla formazione per danzatori e danzatrici, e, dall’altro, a una riflessione sulla natura del tema conTatto. Di giorno, lezioni di tecnica Gaga – condotte da Gianni Notarnicola e Billy Barry, ex danzatori di Batsheva Dance Company – e Danza Urban – con Alessandra Ruggeri, danzatrice e coreografa di origini siciliane – propongono approcci diversi ma complementari al movimento. Le serate, invece, si animano di riflessioni e spettacoli.  In particolare, sabato a Viagrande Studios (Viagrande, CT), dove si svolgono anche i due workshop, termina il progetto nazionale Linee Continue a cura di Davide Valrosso e Barbara Luccini, in un passaggio di testimone con le attività del festival. Il progetto, sostenuto dal Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo, mette in partenariato sette realtà – NINA, IterCulture, Nòva, Körper, ResExtensa, La Città Ideale e Dominio Pubblico – per promuovere l’inclusione delle persone con disabilità attraverso il movimento e la fruizione di spettacolo dal vivo. La serata si apre con Scia’ di Ilenia Romano, debutto di una nuova creazione realizzata in residenza artistica con il performer Tiziano Palese e la madre, Paola Geri; segue Sulla nostra pelle: cinque gesti per il futuro di Davide Valrosso, azione coreografica che diventa l’occasione per un incontro tra corpi nelle loro diversità e bellezze. Dopo un talk aperto alla cittadinanza, HÀ-BI-TUS di Alessandra Ruggeri — viaggio nelle posture del quotidiano alla riscoperta dell’identità del corpo — e B.O.A.T.S (based on a true story) di Billy Barry e Gianni Notarnicola — celebrazione dell’amicizia come cura — aprono nuovi scenari e prospettive proprio sul corpo, l’oggetto al centro della programmazione del festival. La sera di domenica 13 inaugura, invece, le attività a Zafferana Etnea nella piazza cittadina, con la presentazione del libro “Lost in translation. Le disabilità in scena” di Flavia Dalila D’Amico e Artisti Sotto il Vulcano, il Gran Galà di Nuovo Circo a cura di Circo di Terra con Circo Ramingo, SbadaClown, Il Giorgioliere e Ugo Sanchez & SONS. Dal 17 al 19 luglio, è il Concorso Internazionale di Corti Performativi, cuore del progetto, a trasformare Zafferana Etnea in un centro per le arti contemporanee con 13 compagnie da tutto il mondo in concorso e un centinaio di figure professionali che spaziano dalla critica al giornalismo, dalla ricerca alla programmazione e curatela, provenienti da tutt’Italia e dall’estero. Le due semifinali (17 e 18 luglio) e la finale (19 luglio) danno la possibilità di fare zapping tra creazioni dal vivo della durata massima di 15 minuti provenienti da 10 paesi diversi. Ogni sera, il programma include anche la proiezione di film di danza internazionali, tra cui Vašhava della compagnia slovena En Knap, Truth is in the details di Raphael Miro Holzer (Austria) e LANDED di Marlene Millar e Sandy Silva (Canada). Prima degli spettacoli, i Forum pomeridiani aprono spazi di dialogo tra artisti e artiste, giurie e pubblico. A seguire, TestiRiflessi promuove incontri attorno ai libri e alle idee, con un focus particolare sull’accessibilità nelle arti performative. Tra le autrici ospiti: Piersandra Di Matteo, studiosa, dramaturg e curatrice nel campo delle arti performative, Gaia Clotilde Chernetich, dramaturg, autrice e studiosa di danza, teatro e scienze sociali, e Carmela Piccione, giornalista, studiosa e critica di danza, in conversazione con Alessandro Pontremoli, professore ordinario dell’Università degli Studi di Torino. Ma anche l’autore Valerio Mieli, regista e sceneggiatore e il reading poetico Radice Poesia con poeti e poetesse del territorio a cura di Grazia Calanna. La giornalista, direttrice de l’EstroVerso cura anche la rassegna TestiRiflessi per giovani sguardi: laboratori letterari per lettori e lettrici dai 3 ai 12 anni, con Paola Marchese, Pina Spinella, Anastasia Licciardello, Barbara Mileto e Pippo Scudero. La giornata di sabato 19 luglio ospita anche l’opera fuori concorso That’s All di Davide Tagliavini, creazione vincitrice del bando Danza Urbana XL – azione del Network Anticorpi XL, di cui IterCulture è referente regionale, e la proiezione speciale di una delle opere finaliste del contest di videodanza La danza in 1 minuto – Beyond One Minute un’azione di PRO|D|ES Danza. A seguire, la Finale del Concorso Internazionale e la Cerimonia di Premiazione a cui ai voti delle commissioni internazionali Programmazione e Ricerca & Critica, si uniscono quelli della Giuria della Finale, con voci della cultura siciliane, e le giurie Giovani e Comizi: un gruppo di spettatori under 30 e una piccola comunità inclusiva di cittadini e cittadine che unisce chi si sente più lontano dall’offerta culturale a chi ne è incuriosito e vuole fruirne con maggiore consapevolezza. La giornata conclusiva di domenica 20 luglio si apre con ISOLE, tavola rotonda sulla coreografia emergente in Sicilia e Sardegna, moderata dalla dance dramaturg Greta Pieropan.
ISOLE mira anche a promuovere una vetrina per opere coreografiche siciliane attraverso una selezione di creazioni di danza in video che saranno fruibili nell’area Visioni Contemporanee nel Parco Comunale, insieme a film di danza in VR e opere di videodanza dal progetto PRO|D|ES. In serata, il pubblico è invitato alla performance Sovraccarico dell’artista siciliano Damiano Scavo, accompagnata da una degustazione di vini presso la cantina ORO d’Etna. Il festival si chiude con una serata di spettacoli che si concentrano sul linguaggio e la pluralità di codici, con creazioni intercettate attraverso progetti di rete e piattaforme nazionali e internazionali: (e poi entrarono i cinghiali) di Simone Lorenzo Benini, opera selezionata dalla Vetrina della giovane danza d’autore 2024 del Network Anticorpi XL, che libera un urlo, catartico, ironico e grottesco, indirizzato allo spettatore-preda; Oratoria di Anna Dankova (Bulgaria) in prima nazionale, che dalla Piattaforma della Danza Bulgara 2024 porta in Sicilia una partitura decostruita del linguaggio che mette in luce la struttura della convenzione comunicativa che ci permette di comprendere l’altro; SANDPIT di Simone Lorenzo Benini e Miriam Budzáková (Slovacchia), esito della residenza artistica organizzata da IterCulture a Viagrande Studios come parte del progetto nazionale ResiDance – azione del Network Anticorpi XL, in cui è affidato alla sabbia il potere di dare forma al ricordo nel suo nascondersi e riaffiorare. Infine, Somewhere di Lucia Guarino e Ilenia Romano, creazione presentata agli Open Studios della Piattaforma della danza italiana (NID 2024); spettacolo che riflette sul non-luogo come spazio per tentare la riscoperta di un linguaggio comune che riporti in relazione con l’altro in un’era di alienazione, individualismo e velocità. Il festival è un invito a riconnettersi con il corpo e i corpi come luoghi di incontro, con il gesto come apertura all’altro e con l’arte come esperienza condivisa. Un festival per chi guarda con curiosità al presente e alle possibilità di un futuro che ci veda avvicinarci. Teatri Riflessi Festival è una delle azioni del progetto di formazione del pubblico e inclusione sociale Teatri Riflessi che si articola lungo tutto l’anno. Anche nel 2025, le attività coinvolgono giovani del territorio con percorsi di formazione e professionalizzazione che contribuiscono al ricambio generazionale di operatori e operatrici culturali nei settori dello spettacolo dal vivo e della mediazione culturale. Inoltre, Zafferana Etnea ospita a luglio un campo internazionale per giovani volontari europei che vivono il territorio e interagiscono con le sue comunità per tre settimane.

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