La danza all’alba: «CULTUS» la nuova creazione di Roberto Zappalà nel suggestivo Parco Archeologico di Scolacium a Borgia (CZ)

Nell’atmosfera mistica del Parco Archeologico di Scolacium sabato 15 luglio 2023, h 5:00, il coreografo Roberto Zappalà presenta in esclusiva per Armonie d’Arte Festival l’anteprima site-specific della sua nuova creazione, CULTUS. Questa performance site-specific è concepita appositamente per il luogo e creerà un’esperienza indimenticabile che si fonderà armoniosamente con la storia millenaria di Scolacium a Borgia (CZ). Un viaggio costituito da varie tappe, transiti in movimento dove i corpi dei danzatori attraversano e si immergono nei vari stati dell’abbandono, della tenerezza, della gioia, dell’estasi. Della poesia. A ispirare musicalmente questa nuova creazione – dopo un inizio che mette in risalto la cura del corpo con alcuni brani di musica popolare – le meravigliose atmosfere delle musiche di David Lang, le voci dell’opera The Little Match Girl Passion composta nel 2007, vincitrice del premio Pulitzer per la musica nel 2008; voci che danno vita ad un lavoro di grande impatto sonoro con atmosfere sacre originariamente ispirate alla fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen, e che certamente hanno un riferimento nella Passione secondo Matteo di Bach. In CULTUS la fisicità della danza, il suo trascendere il referenziale, ottiene il risultato di far navigare lo spettatore in un luogo “fluido” dove perdere la cognizione del tempo e contemporaneamente sentirsi partecipi di qualcosa di impegnativo e appassionante, in un’unica esperienza sensoriale. I corpi dei danzatori, donne e uomini, si abbandonano ad un movimento continuo che attraverso i corpi dei danzatori e le loro relazioni porta in scena le “passioni” dei singoli e delle moltitudini. Partecipare all’anteprima di CULTUS significa immergersi in un’esperienza emozionante e multisensoriale. La fusione tra la danza, la musica e le suggestioni del luogo faranno vibrare il vostro animo e risveglieranno le vostre emozioni più profonde. In questa nuova creazione la fiaba di Andersen è solo parte dell’ispirazione musicale perché protagonista sarà la danza astratta, pura, ad essere protagonista assoluta. L’ispirazione arriva a Zappalà indirettamente anche da Bach e dalla sua Passione secondo Matteo, e dalla passione come sofferenza estrema che Cristo e l’uomo, ogni uomo, ogni donna, (ogni piccola fiammiferaia) porta con sé. Cultus nasce da una necessità e da una sfida. Roberto Zappalà in questo lavoro sente l’esigenza di un confronto tra la danza e la parola per sottolineare non solo la continuità e i punti di contatto ma anche e, soprattutto, gli strappi e le differenze; un confronto che è anche uno scontro tra due forme espressive che l’artista ha affrontato spesso nel suo percorso artistico. La sfida – che è anche scommessa con se stesso, con la propria opera e il proprio percorso artistico – consiste nel trasformare in danza pura quello che, nella precedente creazione, era linguaggio testuale. Questo nuovo lavoro mette in atto la trasfigurazione di una drammaturgia in quadri emozionali di danza pura e, al contempo, propone un viaggio coreografico che procede dalla sofferenza causata dalla tortura, alla felicità della resurrezione. Un viaggio di varie tappe, transiti in movimento dove i corpi dei danzatori attraversano e si immergono nei vari stati dell’abbandono, della tenerezza, della gioia, dell’estasi. Della poesia. In Cultus la fisicità della danza, il suo trascendere il referenziale, fa navigare lo spettatore in un luogo “fluido” dove perdere la cognizione del tempo e contemporaneamente sentirsi partecipi di qualcosa di appassionante, in un’unica esperienza sensoriale. I corpi dei danzatori, donne e uomini, si abbandonano ad un movimento continuo che porta in scena le “passioni” dei singoli e delle moltitudini. Usando il “mezzo” che più si addice ad una elaborazione coreografica, il corpo umano, la creazione si inserisce a pieno titolo nel progetto Transiti Humanitatis che da molti anni caratterizza il percorso artistico di Zappalà.

Compagnia Zappalà Danza

CULTUS

nuova creazione di Roberto Zappalà

anteprima site-specific ARMONIEDARTE FESTIVAL

regia e coreografia Roberto Zappalà | da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà |

musica ‘The Little Match Girl Passion’ di David Lang e altri

danzatori: Giulia Berretta, Corinne Cilia, Filippo Domini, Laura Finocchiaro, Anna Forzutti, Silvia Rossi, Damiano Scavo, Erik Zarcone

assistente alle coreografie Fernando Roldan Ferrer

una coproduzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale e Fondazione Luzzati / Teatro della Tosse (Genova) in collaborazione con TPE Fondazione Teatro Piemonte Europa (Torino), Teatro Ristori (Verona), Visavì Festival (Gorizia), ArmoniedArte Festival (Catanzaro), Teatro Comunale di Modena con il sostegno di MiC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo.

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