La danza contemporanea approda al Teatro Sangiorgi: «Africa» di Claudio Scalia e «Caino e Abele» di Roberto Zappalà

 Si moltiplicano le attività di «Be resident: nella città la danza», l’articolato protocollo d’intesa stretto tra Scenario Pubblico e il Teatro Massimo Bellini per promuovere la danza contemporanea nel territorio nell’arco di un triennio. Il progetto, varato lo scorso aprile ha colto nel segno grazie alla programmazione di spettacoli, incontri e attività formative. Sull’onda di questo successo, «Be resident» porterà la danza contemporanea per due domeniche consecutive anche sul palcoscenico del Teatro Sangiorgi. Il primo appuntamento è per il 12 novembre alle ore 19 con Africa – Orizzonti di rinascita nuova creazione di Claudio Scalia; il secondo è per il 19 novembre, sempre alle ore 19 con Caino e Abele #1 (Corpo a corpo) di Roberto Zappalà. I lavori di due compagnie convergono in un unico pacchetto speciale di 2 spettacoli a 10 euro, che è possibile acquistare presso il botteghino del Teatro Massimo Bellini. Ingresso per il singolo spettacolo 7 euro, disponibile online. Concept e coreografia di Africa – Orizzonti di rinascita sono stati elaborati da Claudio Scalia per la compagnia ocram dance movement. I costumi sono di Gabriella Palomba, le musiche di Armand Amar, Jaap Blonk e Yaron Engler. In scena i danzatori Rebecca Bendinelli, Ismaele Buonvenga, Rachele Pascale, Nunzio Saporito. Lo spettacolo è una produzione ocram dance movement in collaborazione con Scenario Pubblico Centro di Rilevante Interesse Nazionale. «Africa – sottolinea Scalia – nasce dai quattro elementi da cui prende vita l’autentica materia, luogo in cui l’esistenza intera è ricolma di gioia. Qui arde un fuoco, purificatore e vivificatore, che racchiude in sé il principio dell’esistenza; scorre un fiume nelle viscere della terra e l’aria che si respira è energia vitale. Africa rappresenta un ultimo tentativo di rifioritura per il nostro agonizzante pianeta e ci ricorda che la vita dell’universo è un ciclo perpetuo da rispettare. Esistono ancora terre incontaminate, rifugio di anime buone, in cui la bellezza si trasforma in un ponte tra cielo e terra, in cui la spiritualità diventa tangibile. Sembra di udire un monito: Voi artefici del vostro destino, incuranti del domani. Voi ignari della grandezza della natura. Voi uomini, già sconfitti, contro Madre Terra.» Domenica 19 novembre alle ore 19.00 sarà la volta di Caino e Abele#1 (corpo a corpo) coreografia e regia Roberto Zappalà, da un’idea di Nello Calabrò e dello stesso Zappalà; musiche Johannes Brahms e Nick Cave. Ne sono protagonisti i danzatori William Mazzei e Damiano Scavo, con la partecipazione dei pugili Daniele Puglisi e Samuele Giuffrida. «Corpo a corpo – dichiara Roberto Zappalà – indaga la violenza che i corpi subiscono e esprimono sin dall’inizio della vita. L’intenzione è quella di meditare sul tema della violenza, sul bene e il male, sulle lotte che dilaniato l’umanità̀, partendo dalle figure di Caino e Abele. Corpo a corpo è la prima lotta e anche il primo delitto; il primo fratricidio e anche il primo martirio; la prima conseguenza della rottura del rapporto fra gli uomini con Dio. Una rottura così tragica e definitiva da condurre al delitto». La creazione di Roberto Zappalà – con i mezzi che ovviamente gli sono propri: i corpi, il movimento, la danza – parte dal primo lutto come monito e avvertimento per i lutti di oggi. La creazione è una co-produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Centro di Rilevante Interesse Nazionale e Bolzano Danza/Tanz Bozen, in collaborazione con KORZO (Den Haag, NL) e MilanOltre Festival e vede il coinvolgimento della palestra Fitbull Catania con il patrocinio della Federazione Pugilistica Italiana.

Gli spettacoli saranno in scena rispettivamente il 12 e 19 novembre.

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