A Palermo torna l’attesissimo appuntamento con il Mercurio Festiva: “A different present”
A Palermo torna l’attesissimo appuntamento con il Mercurio Festiva: “A different present”
Al via la VI edizione del MERCURIO FESTIVAL, il Festival internazionale dedicato alla creazione multidisciplinare contemporanea e alle performing arts, si terrà dal 21 settembre al 5 ottobre 2024 a Palermo, ai Cantieri Culturali alla Zisa – Ex officine Ducrot. Quindici giorni densi di teatro, danza, musica, performance, la VI edizione della rassegna, sempre prodotta da Altro e Spazio Franco con i partner Babel, Crowd Fo(u)ndation, Fat Sounds, Latitudini e CCCZ- Comunità Cantieri Culturali alla Zisa, prosegue le collaborazioni già avviate con le istituzioni culturali come l’ Institute Culturel Francais, il Goethe Institute e l’ Instituto Cervantes di Palermo e con i presidi culturali e le associazioni vive e attive sul territorio della Zisa quali Verein Düsseldorf Palermo, Arci Tavola Tonda, Cre.Zi Plus, Accademia delle Belle Arti di Palermo, Fondazione Merz, NOZ – Nuove Officine Zisa, Teatro Biondo, Spazio Marceau. remiato dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro come miglior festival 2023, il Mercurio Festival, con la curatela di Giuseppe Provinzano e di moltissimi altri artisti presenti quest’anno, si pone come alternativa alle dinamiche dei festival più tradizionali. Una dinamica originale, un meccanismo nuovo, che Mercurio porta avanti dalla prima edizione, che si va integrando anno dopo anno di nuovi spunti. Quest’anno il festival accoglierà, tra le presenze italiane, artisti provenienti dalla Germania, Francia, Svizzera, Mozambico. « A different present », che è il titolo di questa edizione 2024, mantiene le promesse fatte al pubblico, sin dalla prima edizione. Il processo della chiamata o invito tra gli artisti, si pone come principio ispiratore del Mercurio, grazie a questo approccio molti progetti, che difficilmente sarebbero approdati città, possono essere fruiti dal pubblico. Questo meccanismo, unico e proprio della struttura della rassegna, ha attirato nuove riflessioni sulle arti performative. Per definizione le performing arts consistono nell’esecuzione di un determinato insieme di azioni da parte dell’artista di fronte ad un pubblico. Le arti performative sono, per convenzione, divise tra arte, teatro, teatro di figura, musica e danza. Il teatro convenzionale non esiste più, o forse non è mai esistito. Una provocazione che porta alla luce ricordi sopiti, lontani, che sicuramente lo definiscono come forma divisoria dal medioevo in poi. Prendendo come esempio i nostri cugini, i Greci, possiamo ritrovarne legati assieme teatro, danza, musica e arte. L’unica cosa che deve resistere è il mezzo, l’ emittente e il ricevente, tutto il resto si deve ascrivere attorno alla compresenza e all’ esistenza nel della performance nel qui e ora e nella irripetibilità del gesto. Mercurio Festival si immerge completamente nelle performance, nell’arte, nella musica e nel cinema. Una serata unconventional dove un luogo diventa contenitore di tante cose, di tante visioni. Questo riconoscimento, non solo da parte del pubblico, è arrivato anche dall’ Associazione Nazionale Critici di Teatro come Miglior Festival Italiano, « un riconoscimento coraggioso – racconta Provinzano – che ha valorizzato il Mercurio Festival ma che, nelle sue motivazioni, ha posto il suo sguardo su tutto quello che avviene allo Spazio Franco e ai Cantieri Culturali alla Zisa, ai processi culturali in corso e ai progetti che si susseguono per lo sviluppo della scena contemporanea. Un premio che ci spinge a fare meglio e che ci conferma che il meccanismo di curatela che rende unico il Mercurio Festival coinvolgendo gli artisti delle edizioni precedenti nelle direzione non solo una “trovata” ma un’ idea innovativa che funziona e bene, restituendo un festival davvero multidisciplinare, in cui le diverse discipline artistiche si compenetrano e si equilibrano. La conferma in questi anni ci era già giunta soprattutto dal pubblico numeroso (oltre 8000 presenze nel 2023) e transgenerazionale, che speriamo e contiamo di poter ulteriormente accrescere in questo 2024.» Il pubblico si reca ogni anno al festival spesso conoscendo meno della metà degli spettacoli che poi realmente segue. Ma grazie alla pluralità di linguaggi e di occasioni, presenti ogni anno al Mercurio, tendeva a restare. Così prende biglietti per assistere a più spettacoli, passando dalla performance di danza o di teatro a quella musicale, o ancora dai laboratori propedeutici per gli spettacoli per l’infanzia, anche se riduttivo settorializzarli, al dibattito sulla questione teatrale. Due grandi concerti apriranno e chiuderanno la rassegna. Sabato 21 settembre, alle 21.30, presso l’ Averna Spazio Open dei Cantieri si esibiranno gli I hate my village, con l’anteprima del loro concerto legato all’ ultimo successo Nevermind the tempo. CLOSING PARTY – N.A.I.P. Set, acronimo di “Nessun artista in particolare”, chiuderà il Mercurio Festival.
Il concerto è gratuito e allo Spazio Franco si esibirà Michelangelo Mercuri con un progetto musicale di cantautorato elettronico alternativo, una proposta provocatoria e disturbante, ma fortemente radicata con la narrazione del cantautorato italiano dell’età dell’oro. Anche quest’anno, per fortuna, il Mercurio si pone come valida alternativa per gli spettatori più giovani e non solo. Con occhio critico e magico, allo stesso tempo, il festival è uno tra i pochi che porta i più giovani a fruire degli spettacoli. Provinzano sà bene quanto sia importante formare le giovani menti, e lo dimostra ogni anno. Un appuntamento imperdibile per tutta la famiglia, che trova spazio di condivisione, così raro in questo momento storico. Verrano realizzati due laboratori propedeutici alla partecipazione di due spettacoli dal titolo SATELLITI. Attività ludico-creative per bambini e bambine a cura di Le Giuggiole.
Il primo laboratorio sarà venerdì 22 settembre alle ore 18, in previsione della partecipazione allo spettacolo“QDP. Quando diventerò piccolo”, il secondo domenica 29, propedeutico alla partecipazione dello spettacolo “Scherzo a Tre Mani”. Ad entrambi i laboratori possono partecipare tutti i bambini a partire dai 4 anni. Domenica 22 settembre ritorna sul palcoscenico del festival Sergio Beercock con una delle ultime produzione nate nell’ambito della fucina creativa di Babel, QDP. Quando diventerò piccolo, in scena presso lo Spazio Franco. Tra teatro e musica per adulti e bambini, ispirata agli autori di Bruno Tognolini, Gianni Rodari, Alberto Savinio, Danilo Dolci-, che l’ autore fonde con storie dell’infanzia propria e di tutti, attraverso la poesia performativa, il teatro-conferenza, la musica dal vivo, e le coreografie di Simona Argentieri. Seguirà La Scelta, un progetto speciale di reinvenzione dei formati scenici, teatro partecipato di Qui e Ora e dell’ artista catalano Roger Bernat. Il titolo del festival assume un doppio significato, ambivalente nella sua essenza, ne rappresenta pienamente l’anima. A different present che può significare un presente differente o un regalo differente. Il regalo più grande è sicuramente il fatto che, come ogni anno, questo festival ci stupisce, apre a nuove riflessioni, racconta di visioni che appaiono parallele. Visioni contemporanee, multidisciplinari, che dialogano perfettamente tra di loro e parlano ad un pubblico vasto e variegato, anche per l’età. Capace di guardare a 360° alla scena contemporanea, in forma ibrida, multidisciplinare e innovativa, rivolgendosi a più pubblici con l’obiettivo di mischiare gusti, tendenze e interessi. Dal teatro alla musica, dalla danza alla performance, dall’arte visiva a quella digitale. Da molti anni il festival Mercurio porta avanti progetti ibridi e multidisciplinari che fondono diversi generi artistici senza soluzione di continuità, il teatro partecipato di Qui e Ora e dell’ artista catalano Roger Bernat con La Scelta in scena il 25 settembre alle ore 21.00, allo Spazio Franco. Musica e teatro si fondono in S’i’fosse foco’ di Anna Coppola e Sciami Cromatici, in scena il 26 settembre alle ore 22.00 presso lo Spazio Franco, firma la regia di un classico del teatro italiano Lello Serrano con Natale in casa Cupiello / spettacolo per attore cum figuris reinterpretato per un solo attore con l’ausilio di alcuni pupazzi, ideato da Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro come miglior spettacolo dell’ anno 2023, vincitore anche del Premio Hystrio e finalista al Premio Ubu. Il 27 settembre a Piazza Bausch (all’interno dei Cantieri) sarà la volta della performance site specific dell’artista svizzero Manuel Maria Perrone con il collettivo Le Syndrome, Messa per un diluvio. Una performance urbana originale che abiterà gli spazi multidisciplinari dei Cantieri Culturali, tra rito e spettacolo, tra atto di fede e sospensione dell’incredulità, integrando il paesaggio, l’architettura e gli abitanti dei luoghi nei quali approda, cercando di mettere in luce e ombra dei temi delicati e imbarazzanti. Ilenia Caleo e Silvia Calderoni sperimentano sintonizzazioni e possibilità di relazione tra i corpi, a partire dal modello politico del sesso in pubblico, in scena il 28 settembre con The present is not enough, che rappresenta sul palcoscenico dello spazio non convenzionale ZAC un desiderio struggente di comunità, mettendo in scena, tra le altre cose, l’intimità tra sconosciuti, le possibilità della paura, i disturbi della memoria, in un continuo confronto tra l’altro e se stesso. Lo spettacolo porta nello spazio di scena la memoria del mondo gay e queer degli anni ’70 e ’80, ispirandosi all’ esperienza storica dei piers di New York. Esercizi di equilibrio sull’asse di genere del performer spagnolo di Elan D’Orphium, sarà in scena il 28 settembre presso Spazio Franco. L’opera indaga il confine dell’ identità di genere e l’ ipocrisia della società contemporanea. Non mancherà il cinema, con la proiezione il 28 settembre presso il Cinema De Seta alle 18.30 del film Lisca Bianca, film di Giuseppe Galante e Giorgia Chiara Luna Sciabbica, che racconta la storia di dell’omonima barca a vela che da quasi 40 anni cambia la vita delle persone. Lisca Bianca non è solo una barca ma è anche in grado di trasformarsi in una casa, di fare il giro del mondo e di diventare un’occasione di riscatto per soggetti in difficoltà . Il 29 settembre, all’ Arci Tavola Tonda, Scherzo a 3 mani di Teatro all’Improvviso, invitati dalla Compagnia TPO, che ha riscosso vasto successo l’edizione precedente con BLUE, lo spettacolo proposto unisce la magia del teatro di figura, la pittura e la manipolazione di ombre e di oggetti, proiettate su uno schermo, alle composizioni per pianoforte di Béla Bartók. Successo assicurato. Il 3 ottobre sarà in scena, allo Spazio Tre Navate, Alfredino. L’ Italia in fondo a un pozzo, Premio Fersen alla Regia 2021, XVI ed., Miglior spettacolo e miglior drammaturgia, Doit Festival di Roma 2017. Lo spettacolo di e con Fabio Bando, regia di Serena Piazza, racconta la tragica vicenda del piccolo Alfredo Rampi, precipitato il 10 giugno 1981 in un pozzo artesiano di 80 metri nelle campagne di Vermicino e dei disperati tentativi di salvarlo nei tre giorni successivi. Song for invisible garden sarà presentato presso lo Spazio Marceau. Un lavoro site specific di Susana Ljuljanovic che s’inspira alle ecdisi degli insetti. sarà presentato il 3, 4/, 5 ottobre a partire dalle 19 e fino alle 20.30, per che accoglie solo 15 persone alla volta. La prosa continua con gli spettacoli Le Vacanze di Alessandro Berti in scena allo Spazio Tre Navate il 4 ottobre alle ore 21.00, Premio Riccione all’ Innovazione drammaturgica 2022, uno spettacolo che si confronta con le urgenze del nostro tempo. Il 5 ottobre sarà la volta di Andrea Cosentino, attore, autore, comico e studioso di teatro, Premio speciale Ubu 2018, in scena al Mercurio 2024 con un concerto- spettacolo dal titolo Rimbambimenti. Un ted talk senescente in salsa punk. Torna la danza al festival, presenza importante, che ha visto l’alternarsi di artisti di rilievo internazionale come Sasha Waltz e Alessandro Sciarroni. In questa VI edizione Mercurio rivolge uno sguardo ad artisti e compagnie della scena europee e internazionali come la Cie Samuel Mathieu di Tolosa con Frau Troffea, in scena il 26 settembre presso lo Spazio Tre Navate, Edivaldo Ernesto, esperto di improvvisazione, insegnante e coreografo nato in Mozambico e residente a Berlino, già danzatore di Sasha Waltz con Brace e Giorgia Ohanesian Nardin, artista italiana di discendenza armena, che sarà in scena con Premonition.
Lo Spazio Tre Navate si presta maggiormente alla danza contemporanea d’autore, un palcoscenico ben strutturato che può ospitare una grande fetta di pubblico, sicuramente con maggior capienza rispetto lo Spazio Franco, al cui interno vengono presentati spettacoli di prosa, contributi audio e cinematografici. I Cantieri Culturali della Zisa sono spazi polifunzionali, diversificati per forma e funzione ma soprattutto in queste occasioni trovano il modo di dialogare tra di loro, con funzioni similari, grazie soprattutto all’articolato piano organizzativo che tutto lo staff del Mercurio Festival porta avanti da sei edizioni. La sezione musicale della rassegna dopo l’importante apertura, il 21 settembre allo Spazio Averna, prosegue sul fronte delle ultime tendenze dell’elettronica e della tecnologia digitale. Il 28 settembre, dalle ore 23.00, Spazio Franco ospiterà a seguito della performance di Élan D’Orphium Esercizi Di Equilibrio Sull’asse Di Genere, nuovi orizzonti sonori con Riad Nassar, in collaborazione con il Verein Düsseldorf Palermo, che combina elettronica e video, creando dei veri e propri paesaggi sonori, e la music performance tra dark ambient, drone, soundscape, industrial, soft noise e minimal electronic di Camilla Pisani. Phant[as]) fino al Middle eastern clubbing dell’attesissimo Nava Project, nato dall’unione delle influenze persiane della cantante Nava Golchini, tra i volti di successo della trasmissione X Factor, e il background italiano dei suoi musicisti Francesco e Marco Fugazza, Elia Pastori. Il 3 ottobre alle ore 22.30 presso Spazio Franco, sarà ospite la cantante e sound artist, Giulia Deval, che si muove tra sperimentazione e arte contemporanea, con l’ultimo progetto Nino Giulia che prosegue il giorno seguente presso lo spazio Averna Spazio Open con Go!YA! Il progetto musicale della batterista e sassofonista Juliette Ant (Baustelle, Chiello, Colombre) in concerto con il compositore, cantautore e performer N.A.I.P. nessun artista in particolare; la cantante Marta del Grandi, nuovo astro nascente della musica cantautoriale italiana, già programmata in moltissimi festival per un sound che si muove tra dream pop, folk e synth e la storica band Savana Funk che unisce funk, rock, blues e musica africana con jam incendiarie e groove irresistibili. Ci sarà spazio anche per incontri e dibattiti, due di questi saranno di approfondimento. Il 25 settembre alle ore 18.00 presso Spazio Zero, Assalto al Cielo … Thierry Salmon, incontro con Roger Bernat e alcuni degli interpreti dello storico spettacolo del regista belga, modera Roberto Giambrone e il 5 ottobre alle ore 18 presso Tavola Tonda Produco Ergo Distribuisco? un mistero tutto (del teatro) italiano con Francesca D’ippolito e Elena Lamberti. https://mercuriofestival.it