«Aspettando il Fuji»: la nuova creazione di Roberto Zappalà inaugura la sesta edizione di Catania Contemporanea / FIC Festival

«Aspettando il Fuji»: la nuova creazione di Roberto Zappalà inaugura la sesta edizione di Catania Contemporanea / FIC Festival

Cresce l’attesa per la sesta edizione del Catania Contemporanea / FIC Festival, kermesse multidisciplinare affidata alla visionaria direzione artistica del coreografo e regista Roberto Zappalà, fondatore e anima di Scenario Pubblico. Dal 29 aprile all’11 maggio, per dodici giorni, il capoluogo etneo ospiterà una serie di appuntamenti che avranno un impatto significativo sul suo tessuto urbano e culturale. Pur focalizzandosi sulla danza contemporanea, il Festival abbraccia anche altre forme artistiche, come la musica e le arti visive, grazie alla collaborazione di numerosi partner, per una vera e propria celebrazione della creatività diffusa nel cuore della città. L’iniziativa promossa da Scenario Pubblico, riconosciuto dal Ministero della Cultura quale Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza, include infatti la partecipazione di importanti realtà culturali del territorio, tra cui il Teatro Massimo Bellini di Catania, l’Università di Catania con il CUT – Centro Universitario Teatrale, l’Associazione Musicale Etnea, Isola Cultural Hub, la Fondazione Brodbeck, il Palazzo Biscari, ed è sostenuta dalla Camera di Commercio del Sud-Est Sicilia. E se FIC è acronimo di “Focolaio di Infezione Creativa”, l’effetto si annuncia virale e capillare fin dall’inaugurazione che avrà luogo il 29 aprile alle ore 21.00 in occasione della Giornata Mondiale della Danza, promossa dall’International Dance Council dell’UNESCO. Il programma prenderà il via nella suggestiva location di Piazza Dante, davanti all’imponente chiesa di S. Nicolò l’Arena, con un evento d’eccezione, offerto ad ingresso libero come un vero e proprio dono alla città: questo vuole essere “Aspettando il Fuji”, performance site-specific che anticipa la nuova creazione di Roberto Zappalà “Brother to Brother: dall’Etna al Fuji”, in programma il prossimo ottobre in prima assoluta al Teatro Comunale di Modena. I danzatori della Compagnia Zappalà Danza e i Munedaiko, musicisti consacrati alla pratica del tamburo tradizionale giapponese, daranno vita a uno spettacolo coinvolgente che unisce danza e musica in un’esperienza visiva e sonora unica.

L’evento, ad ingresso libero, è realizzato in collaborazione con l’Associazione Musicale Etnea e con il patrocinio del Comune di Catania. Regia e coreografia dello stesso Zappalà, musica live a cura dei Munedaiko (Mugen Yahiro, Naomitsu Yahiro, Tokinari Yahiro), soundscape di Giovanni Seminerio, drammaturgia di Nello Calabrò. In scena i danzatori della Compagnia Zappalà Danza Samuele Arisci, Faile Sol Bakker, Giulia Berretta, Filippo Domini, Anna Forzutti, Silvia Rossi, Damiano Scavo, Alessandra Verona, Erik Zarcone. Il progetto è patrocinato dall’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. “L’Etna è possente, ti fa pensare ad un gigante saggio, talvolta è terribile, ma anche allora sembra scuotere le sue catene con l’ineluttabilità misteriosa d’un destino notturno.” scriveva Fosco Maraini. In “Aspettando il Fuji”, realizzato per l’apertura dell’edizione 2025 di Catania Contemporanea / FIC Festival, la protagonista è appunto l’Etna, che annuncia il prossimo arrivo del Fuji, nella creazione finale di “Brothers to Brothers”, dove i fratelli del titolo sono appunto i due vulcani per eccellenza nella storia e nell’immaginario simbolico del mondo. “Aspettando il Fuji” è l‘Etna trasfigurata dalla danza; è la danza nel suo essere arte astratta a concretizzare e rappresentare la consistenza e materialità di un “mondo” che nella sua apparente staticità e immobilità che sfida il tempo è in realtà in continuo movimento; è caos e irrequietezza, “strepito e furore”. La ricerca musicale coniuga la presenza in scena dei Munedaiko all’imponente tappeto sonoro composto da Giovanni Seminerio e l’interazione tra danzatori e musicisti produce un’irresistibile energia; energia che evoca la metafora del magma, del ribollio incessante, dello scorrere e scoppiare. I tamburi provocano bolle di suoni, di ritmi che “esplodono” nelle orecchie e nel cervello degli spettatori; ritmi che i danzatori seguono e provocano in un fluire incessante, un respiro comune che armonizza i corpi dei danzatori e delle danzatrici con i movimenti e i suoni dei musicisti in scena.  Nell’attesa di vedere a Catania, in “Brothers to Brothers – dall’Etna al Fuji”, la trasfigurazione coreografica della perfezione geometrica del vulcano giapponese, in “Aspettando il Fuji” la danza “barocca” e frastagliata, coinvolgente e percussiva, della partitura coreografica di Zappalà, si allinea e accorda alla frastagliata irregolarità dell’Etna e al suo essere potenza in atto. “Brother to Brother: dall’Etna al Fuji” sarà proposto in versione site-specific il 3 luglio 2025 al Teatro India di Roma nell’ambito di Fuori Programma Festival, e in anteprima il 12 luglio 2025 al Teatro Rossini di Civitanova nelle Marche per Civitanova Danza, per poi debuttare in prima assoluta il 31 ottobre al Teatro Comunale di Modena. Successive tappe già confermate il 15 novembre al Teatro delle Muse di Ancona, il 23 gennaio 2026 al Teatro Verdi di Pordenone, il 29 gennaio 2026 al Teatro Verdi di Pisa, e altre date in via di definizione. Prosegue così il percorso creativo di Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza, dal 2022 prestigioso Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza. Il riconoscimento arriva dal MiC a coronamento della lunga storia della Compagnia e del suo fondatore Roberto Zappalà: 35 anni di attività, ricca di successi in Italia e all’estero, e – non ultimo – la realizzazione 23 anni fa di uno spazio all’avanguardia, Scenario Pubblico, grazie a fondi privati e della Comunità Europea, primo esempio in Italia di centro coreografico europeo.

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