Presentazione del cartellone Teatro Massimo Bellini di Catania, stagione 24/25

La libertà di scegliere la bellezza

All’insegna di questo slogan, coniato dal sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano, si è tenuta mercoledì 4 settembre scorso, la conferenza stampa di presentazione del cartellone di lirica, balletti, concerti e recital, della stagione 24/25 del teatro Massimo Bellini di Catania.

In presenza del sindaco di Catania e presidente dell’Ente lirico Enrico Trantino, dello stesso  sovrintendente, del  direttore artistico Fabrizio Maria Carminati, del Grande Ufficiale Luigi Albino Lucifora, del direttore amministrativo Salvatore Vicari e dell’addetta stampa Caterina Andò, nel foyer del teatro è stato presentato il fittissimo programma allestito per il pubblico catanese che ama l’opera e la musica.

Il Sindaco, in apertura, ha proprio ringraziato il Direttore artistico e il sovrintendente per l’altissimo livello delle proposte messe in campo che contribuiranno certamente alla costruzione di un nuovo modello di società e di sviluppo culturale a Catania, facendosi carico di offrire alla comunità un reale ristoro per l’anima.

Il significato profondo di quello slogan lo spiega direttamente il sovrintendente che definisce la frase come una dichiarazione d’amore verso il teatro e l’arte: la libertà di scegliere la bellezza ha guidato lui e il Direttore Carminati in questi cinque anni in cui entrambi sono stati a capo della gestione del Teatro Bellini e con grande passione hanno scelto, uno dopo l’altro, una serie di spettacoli  in “perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione”. Sotto la loro guida il Teatro Massimo Bellini è tornato ai suoi fasti migliori, è diventato una vera azienda culturale, non ha più passività in bilancio e si prepara, ora che è stato dichiarato monumento nazionale,  a una grande opera di restauro.

Si comincerà con Norma. Nel 2025  cade il centonovantesimo anniversario della morte di Vincenzo Bellini e aprire la stagione con il capolavoro, il titolo iconico e più amato del Cigno catanese- con il quale si inaugurò il teatro nel 1890- segna una scelta significativa  dell’omaggio al grande musicista e un inizio del progetto di Carminati che d’ora in poi intende inserire un’opera di Bellini in  cartellone ogni anno. Scelta opportuna, quasi  doverosa e attesa dal pubblico catanese. La direzione d’orchestra sarà affidata a Leonardi Sini e la regia sarà di Hugo de Ana che curerà anche la scenografia e i costumi. Allestimento del Sofia Opera and Ballet House.

Seguirà Don Giovanni o Il dissoluto punito   di Wolfang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte.  Si tratterà di una coproduzione del Teatro nazionale di Tbilisi e del Teatro de La Maestranza di Siviglia. In questa occasione tornerà a Catania a dirigere Mozart Beatrice Venezi e le regia sarà di Davide Garattini.

Nel mese di aprile torneremo a commuoverci con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, su libretto di Illica e Giacosa. Si tratta di un allestimento curato nella regia e nelle scene dal conterraneo Lino Privitera, già vista e amata per la delicatezza dell’impostazione dal pubblico catanese nel 2019. Sul podio ci sarà il Maestro Alessandro D’Agostini.

In ottobre vedremo il dramma buffo di Gaetano Donizetti  Don Pasquale, su libretto di Giovanni Ruffini, che verrà diretto da Riccardo Bisatti, un giovanissimo maestro di 23 anni, e che riproporrà la storica regia di Ugo Gregoretti ripresa da Giandomenico Vaccari per l’allestimento del Teatro Regio di Torino.

Sarà poi la volta di vedere sul podio lo stesso Maestro Carminati che ha voluto riportare a Catania Otello –edizione integraledi Giuseppe Verdi che musicò un libretto di Arrigo Boito tratto dal dramma di Shakespeare. Regia e scene a cura di Giancarlo Del Monaco, allestimento del teatro Nazionale di Bucarest.

I cast delle cinque opere saranno tutti di grande, grandissimo livello internazionale e di qualità. Nomi eccellenti, alcuni dei quali tornano con grande piacere al Bellini, come Jassica Pratt e Irina Lungu, Antonio Poli, Markus Werba, Desirée Rancatore, Josè Maria Lo Monaco, Valeria Sepe, Leonardo Caimi,  Laura Verrecchia, il grandissimo John Osborn -recentemente acclamato nella Fille du règiment- e poi Gregory Kunde che sarà Otello. Impossibile qui citarli tutti.

Alle opere si affiancheranno due balletti: il più classico dei classici nel periodo di Natale, cioè Lo Schiaccianoci di Cajkovskij per una produzione e corpo di ballo del Balletto dell’Opera di Tbilisi e, a maggio,  un balletto moderno Othello 2.0, coreografia realizzata da Amilcar Moret Gonzalez su musiche di Antonio Vivaldi, Max Richter, Ezio Bosso con un adattamento a cura di Marina Marchione.

Per la stagione di musica sinfonica si potrà assistere a un lungo itinerario musicale che va dal Barocco al Novecento passando per Bach, Scarlatti, Albinoni, Vivaldi, Sibelius, Richard Strauss, Beethoven, Chopin per finire con Giovanni Sollima. Anche qui avremo sul podio i più grandi direttori d’orchestra del panorama internazionale per garantire al pubblico catanese, ma anche a quei tanti turisti -Carminati lo ha notato in conferenza- che vengono a visitare il nostro splendido teatro e ad assistere a qualche concerto, un’offerta di pregio.

E ancora si affiancheranno a questi spettacoli una serie di recital che mescoleranno insieme varie forme di espressione artistica, dalla musica alla recitazione, ai media moderni.

Ricchissimo, come si è visto, il programma, grandissimo lo sforzo organizzativo ma tangibile e commovente la passione che si percepiva in sala, in una torrida mattinata di settembre dove si sono accese le aspettative e le curiosità di tutti i presenti  ad ascoltare la lunga esposizione affidata alle parole del Maestro Carminati che, nel dettaglio, ha evidenziato il frutto di tanta ricerca, di tanto studio, di tanti contatti e ascolti, di un progetto intenso e motivato che assume i toni di un vero regalo per il ristoro dell’animo.

Hanno lavorato per avere e per regalarci la libertà di scegliere la bellezza!

Nella conclusione ci ha toccato nel profondo sentire pronunciare dal sovrintendente Cultrera un grazie a Bellini, lì sotto la sua imponente statua di bronzo,  nel sontuoso foyer del Teatro Massimo Bellini di Catania.

Aspettiamo con ansia il debutto con Norma e, nel frattempo, potremo ancora godere degli ultimi tre spettacoli della stagione in corso.

 

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