Scienza e pseudoscienza: un saggio di Mario Ciardi per Hoepli

Scienza e pseudoscienza

di  Angela D’Amico

Marco Ciardi, che è docente di Storia della scienza e delle tecniche presso l’Università di Firenze, con Breve storia delle pseudoscienze (Hoepli, 2021, pp. 176, € 14,90) ha voluto trattare della storia di quelle discipline che vogliono essere riconosciute come scienza non avendo tuttavia basi scientifiche attendibili. Il libro è un bel testo di divulgazione e si configura come un’attenta analisi del percorso delle pseudoscienze in rapporto ai diversi tempi storici. Fin dai tempi più remoti l’uomo ha sempre sentito il bisogno di avere risposte sicure alle sue infinite domande. Mancando dati certi egli si affidava alle profezie, oppure cercava le risposte nel cielo e nei suoi fenomeni tramite l’astrologia. Solo dopo molti secoli essa divenne scienza astronomica grazie a Copernico, Galileo, Keplero e, soprattutto, Newton con la sua teoria gravitazionale (1687). Con la Rivoluzione scientifica e il metodo sperimentale, che fece regredire le varie pratiche magiche, scomparve anche l’alchimia, dal cui solco nacque la moderna chimica. Naturalmente gli uomini di scienza avevano bisogno di luoghi in cui discutere liberamente, e – considerato che le università erano in quel periodo controllate dalle Chiese – dalla metà del XVII secolo gli studi e le accademie furono centri propulsori delle nuove scoperte che vennero a conoscenza di un pubblico sempre più curioso grazie alla diffusione delle riviste scientifiche. Ovviamente le pseudoscienze non scomparvero mai del tutto in considerazione del fatto che le procedure della scienza moderna sono molto lente e l’uomo spesso cerca scorciatoie che diano risultati immediati. Alla fine del Settecento, ad esempio, grazie alle teorie di Hahnemann, si fece spazio l’omeopatia. Vista l’impossibilità da parte della medicina dell’epoca di identificare le malattie e trovare i giusti rimedi, le cure proposte dallo studioso tedesco potevano sembrare al malato come l’ultima speranza per guarire. Dopotutto l’omeopatia, che non ha basi scientifiche certe, almeno non procurava morti. Sempre nello stesso secolo, un altro tedesco, il medico Franz Anton Mesmer, concepì il magnetismo animale secondo il quale si potevano ottenere efficaci terapie mediche. Il mesmerismo fu poi bocciato dagli scienziati dell’Accademia delle Scienze. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la pseudoscienza si diffuse considerevolmente a livello popolare. Ciardi passa in rassegna una serie di pseudoscienze quali il creazionismo, le teorie del complotto, il razzismo, lo spiritismo, e, infine, affronta la società teosofica e l’ufologia, che si sviluppa dalla convinzione che ci siano altre forme di esseri viventi nell’universo. Lo scrittore espone il caso della celeberrima trasmissione radiofonica andata in onda negli Stati Uniti il 30 ottobre 1938 e nella quale Orson Welles simulò una invasione aliena adattando La guerra dei mondi di H. G.Wells. Il pubblico americano ne fu enormemente spaventato. Breve storia delle pseudoscienze aiuta molto a comprendere come alcune discipline restino pura e mera credenza mentre altre evolvano in vere nozioni scientifiche. La storia delle pseudoscienze viene spiegata dallo studioso fiorentino in maniera estremamente intrigante, riuscendo a mantenere vivo l’interesse grazie anche all’inserimento di documenti bibliografici, foto e immagini esplicative tratte da alcuni film che aiutano ad assimilare meglio i concetti. Crescendo la diffidenza per la Scienza, questo di Ciardi è un libro sicuramente da consigliare.

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